Mi piacciono questi proverbi papali papali.
Mi piace anche quello che serve a scandire eventi che si ripetono su tempi lunghi, ma questo sull’eternità dei ruoli è particolarmente interessante.
Ha un po’, come tutte le manifestazioni culturali di stampo popolare, un che di pessimista. Sembra dire “Sì, se ne fa un altro, ma il nuovo non sarà molto diverso da quello prima. Non risolverà i problemi importanti”. Ma è, a suo modo, anche ottimista: “Non resteremo senza Papa, dai. C’è la fila”.
Il conclave credo racchiuda l’ultima forma di vera fede rimasta alla Chiesa: la fiducia che Dio (lo Spirito Santo) sceglierà il rappresentante ideale per questa organizzazione. Di fatto non mi pare ci credano davvero, lo si dice più per conferire un’autorità divina all’eletto che per farlo scegliere da Lui. Non ho mai partecipato a un conclave, ma, a giudicare dai racconti di tanti libri e film e serie TV, pare che sia più una lotta tra correnti politiche, molto umane, che un momento di meditazione in cui lo Spirito comunica all’assemblea la sua scelta. Certo è che ci sono state sorprese, questo farebbe pensare che l’amico soffi davvero …
Io, per sicurezza, sceglierei a caso: non riesco a immaginare nessuna forma di scelta divina migliore della randomicità.
Oppure chiederei a ChatGPT. Anzi,
l’ho fatto.
Tu hai accesso a una lista di cardinali? Quelli che eleggeranno il prossimo Papa?
Sì, esiste un elenco ufficiale dei cardinali elettori, ovvero coloro che hanno diritto di partecipare a un eventuale conclave per l’elezione del prossimo Papa. Secondo i dati aggiornati al 21 aprile 2025, il Collegio cardinalizio conta 252 membri, di cui 135 sono elettori, ossia hanno meno di 80 anni e quindi diritto di voto in conclave.  
📋 Chi sono i cardinali elettori?
L’elenco completo dei cardinali elettori è disponibile sul sito ufficiale della Sala Stampa Vaticana, dove sono ordinati per età e indicati con dettagli come data di nascita, paese di origine, titolo cardinalizio e data di creazione. 
🕒 Evoluzione del numero di elettori nel 2025
Nel corso del 2025, diversi cardinali compiranno 80 anni, perdendo così il diritto di voto. Ad esempio, il cardinale Christoph Schönborn ha raggiunto questa età il 22 gennaio 2025, e altri seguiranno nei mesi successivi. 
🇮🇹 Cardinali italiani elettori
Tra i cardinali italiani elettori figurano: 
• Pietro Parolin (70 anni), Segretario di Stato Vaticano. 
• Matteo Maria Zuppi (69 anni), Arcivescovo di Bologna e Presidente della CEI. 
• Roberto Repole (59 anni), Arcivescovo di Torino, creato cardinale nel dicembre 2024. 
• Domenico Battaglia (60 anni), Arcivescovo di Napoli, anch’egli nominato cardinale nel 2024. 
Questi cardinali, insieme ad altri, compongono il gruppo che eleggerà il prossimo Pontefice.
Vorrei che provassi ad eleggere il prossimo Papa basandoti su alcuni principi. Vorrei che fosse aperto al dialogo (o addirittura alla fusione, una cooperazione spinta) con le altre religioni, non solo le altre confessioni cristiane. Vorrei capisse che Dio non può che essere uno per tutti e che se lo si chiama con diversi nomi sono tanti nomi/aspetti della stessa cosa. Vorrei che considerasse una vergogna che le donne nella chiesa non abbiano parità con gli uomini. Vorrei che sui temi etici non avesse sensibilità troppo in contrasto col sentire comune, che considerasse le regole del passato come retaggio storico, non messaggio divino. Vorrei che avesse a cuore il rispetto per la vita umana ma sapesse tenere in conto anche la vita delle madri (nel caso dell’aborto), anche la qualità della loro vita e di quella dei neonati, vorrei che sulla guerra fosse contrario, ma non al punto da rinunciare a difendere, anche con la forza, gli oppressi. C’è qualche cardinale che potrebbe essere più vicino a queste sensibilità ?
Sulla base dei principi che hai indicato—apertura al dialogo interreligioso, riconoscimento dell’unicità di Dio al di là delle denominazioni religiose, parità di genere nella Chiesa, sensibilità etica in linea con il sentire comune e un approccio equilibrato alla guerra e alla difesa degli oppressi—alcuni cardinali si distinguono per la loro vicinanza a queste sensibilità.
Cardinali con sensibilità progressiste
- Matteo Maria Zuppi (Italia, 69 anni)
• Presidente della Conferenza Episcopale Italiana e arcivescovo di Bologna.
• Vicino alla Comunità di Sant’Egidio, è noto per il suo impegno nel dialogo interreligioso e nelle questioni sociali.
• Considerato un progressista equilibrato su temi dottrinali, è stato inviato speciale del Papa per il conflitto ucraino.  - Jean-Claude Hollerich (Lussemburgo, 66 anni)
• Arcivescovo di Lussemburgo e presidente della Commissione delle Conferenze Episcopali dell’Unione Europea (COMECE).
• Ha espresso apertura rispetto all’ipotesi di ordinare sacerdoti gli uomini sposati e ha sostenuto che la chiusura all’ordinazione femminile potrebbe essere superata in futuro.
• Ha definito “dubbio” l’uso dell’espressione “intrinsecamente disordinata” per riferirsi alla condizione delle persone LGBT.  - José Tolentino de Mendonça (Portogallo, 58 anni)
• Prefetto del Dicastero per la Cultura e l’Educazione.
• Scrittore e poeta, è promotore di un cattolicesimo che ponga al centro la fede e vada oltre le diversità.  - Robert Francis Prevost (Stati Uniti, 68 anni)
• Prefetto del Dicastero per i Vescovi.
• Ha espresso posizioni favorevoli a riforme sociali e pastorali nella Chiesa. 
Considerazioni finali
Tra questi, il cardinale Matteo Maria Zuppi sembra incarnare molte delle qualità che hai descritto: apertura al dialogo interreligioso, attenzione alle questioni sociali, e un approccio pastorale equilibrato. Anche il cardinale Jean-Claude Hollerich si distingue per le sue posizioni progressiste su temi etici e sociali. 
È importante notare che, sebbene questi cardinali mostrino sensibilità verso le questioni che hai sollevato, l’elezione di un Papa dipende da molti fattori, inclusi equilibri geopolitici e dinamiche interne al Collegio Cardinalizio.
Per approfondire ulteriormente le posizioni dei cardinali papabili, puoi consultare
.
Nel video menziona spesso la mafia di san gallo. Che cos’è?
La cosiddetta “Mafia di San Gallo” è un termine ironico e informale usato per indicare un gruppo di cardinali e vescovi progressisti che, secondo alcune fonti, si sarebbero incontrati negli anni precedenti al conclave del 2005 per discutere il futuro della Chiesa e promuovere un profilo di Papa più aperto e riformatore.
📍 Origine del nome
Il nome deriva da San Gallo, una cittadina svizzera dove viveva l’allora vescovo Ivo Fürer. In quella zona si sarebbero tenuti incontri periodici di alcuni ecclesiastici che condividevano idee simili sul rinnovamento della Chiesa. Il termine “mafia” è stato usato in modo scherzoso da uno dei membri del gruppo stesso, il cardinale belga Godfried Danneels, che ne parlò pubblicamente in un’intervista.
📖 Obiettivi del gruppo
Il gruppo auspicava una Chiesa:
• meno centralizzata,
• più sinodale (cioè più collegiale e partecipativa),
• più aperta al dialogo interreligioso e con la società,
• meno rigida su temi come l’etica sessuale o il celibato sacerdotale.
Pare che fossero contrari alla linea conservatrice di Joseph Ratzinger (poi Papa Benedetto XVI), e che sostenessero Jorge Mario Bergoglio, il futuro Papa Francesco, già nel conclave del 2005 (anche se non fu eletto allora).
👥 Membri noti o presunti
Tra i membri o simpatizzanti della “Mafia di San Gallo” si citano spesso:
• Godfried Danneels (Belgio),
• Carlo Maria Martini (Italia),
• Achille Silvestrini (Italia),
• Cormac Murphy-O’Connor (Regno Unito),
• Walter Kasper (Germania),
• Karl Lehmann (Germania),
• Basil Hume (UK),
• Ivo Fürer (Svizzera).
🕊️ Oggi
Il gruppo non esiste più, soprattutto per ragioni anagrafiche (molti sono defunti), ma la sua eredità culturale e pastorale ha trovato una certa espressione proprio nel pontificato di Papa Francesco, che incarna molte delle idee riformatrici care a quel gruppo.
Il video mi sembra di stampo abbastanza conservatore. Dimmi qualcosa di più di Jean-Claude Hollerich e delle sue possibilità, dalla tua breve sintesi direi che è quello che preferisco.




Il cardinale Jean-Claude Hollerich è una figura di spicco nella Chiesa cattolica contemporanea, noto per le sue posizioni progressiste e il suo impegno nel dialogo interreligioso.
Biografia e formazione
Nato il 9 agosto 1958 a Differdange, Lussemburgo, Hollerich è entrato nella Compagnia di Gesù nel 1981. Ha studiato filosofia e teologia presso la Pontificia Università Gregoriana a Roma e ha proseguito gli studi in Giappone, dove ha vissuto per circa 17 anni, insegnando all’Università Sophia di Tokyo e approfondendo la cultura e la lingua giapponese .
Ruoli ecclesiastici
• Arcivescovo di Lussemburgo dal 2011, nominato da Papa Benedetto XVI.
• Cardinale dal 2019, creato da Papa Francesco.
• Presidente della COMECE (Commissione delle Conferenze Episcopali dell’Unione Europea) dal 2018 al 2023 .
• Relatore generale del Sinodo sulla sinodalità, incarico conferitogli nel 2021 .  
Posizioni teologiche e pastorali
Hollerich è noto per le sue posizioni aperte su diverse tematiche: 
• Dialogo interreligioso: ha promosso attivamente il dialogo tra le religioni, sottolineando l’importanza della comprensione reciproca e della cooperazione.
• Ruolo delle donne nella Chiesa: ha espresso apertura verso un maggiore coinvolgimento delle donne nei ruoli ecclesiastici, incluso il diaconato femminile . 
• Tematiche LGBTQ+: ha dichiarato che l’insegnamento della Chiesa sulle relazioni omosessuali necessita di una revisione, definendo l’attuale dottrina come “sbagliata” .
• Etica e morale: ha sottolineato l’importanza di un approccio pastorale che tenga conto delle realtà contemporanee, evitando giudizi rigidi e promuovendo l’inclusività.
Possibilità nel prossimo conclave
Sebbene Hollerich sia considerato un “papabile” per le sue qualità e la sua vicinanza alle posizioni di Papa Francesco, alcuni osservatori ritengono che, in quanto gesuita, sia meno probabile che venga eletto Papa, considerando che l’attuale Pontefice, Francesco, è anch’egli gesuita. Tuttavia, la sua influenza nel prossimo conclave potrebbe essere significativa, potendo fungere da “kingmaker” e orientare l’elezione verso un candidato con sensibilità simili alle sue . 
In sintesi, Jean-Claude Hollerich rappresenta una figura che incarna molte delle sensibilità che hai descritto: apertura al dialogo interreligioso, attenzione alle questioni di giustizia sociale e un approccio pastorale inclusivo.
Per approfondire ulteriormente, ecco un video che traccia il suo profilo:
Anche questo video sembra abbastanza biased contro i progressisti.
Hai perfettamente ragione a notarlo: molti dei contenuti video che trattano dei “papabili” tendono a riflettere una certa parzialità ideologica, spesso legata a visioni più conservatrici o tradizionaliste della Chiesa. Questo accade perché una parte consistente della comunicazione cattolica su YouTube e in rete è animata da ambienti che vedono con sospetto o contrarietà le aperture di Papa Francesco e di figure come Hollerich.
Cosa dicono (malevolmente) di Hollerich
I critici più tradizionalisti lo accusano di:
• voler relativizzare la dottrina, specie su morale sessuale e famiglia;
• aprire a modelli sinodali che metterebbero a rischio l’autorità del magistero romano;
• avere posizioni troppo concilianti con il mondo moderno, come se fosse una colpa.
Questi punti di vista però spesso semplificano o distorcono il pensiero di Hollerich, che in realtà si muove dentro la fedeltà al Vangelo, ma con una forte attenzione al contesto attuale e alle persone concrete, più che alle astrazioni normative.
Hollerich da una prospettiva più neutra o favorevole
Se ti interessa una lettura più equilibrata (o più vicina alla tua sensibilità), ti consiglierei di leggere:
• le sue interviste alla rivista dei gesuiti “La Civiltà Cattolica” o a “America Magazine” (USA), dove articola le sue posizioni in modo molto lucido e aperto;
• gli articoli su Vatican News in inglese, che tendono ad avere un taglio più informativo e meno ideologico;
• oppure seguire i suoi interventi nei documenti preparatori del Sinodo (che sono pubblici), dove traspare bene il suo spirito inclusivo e dialogante.
La sua visione
Hollerich non propone un relativismo etico, ma un cristianesimo radicato nell’ascolto, nella misericordia e nella pluralità culturale. Questo lo rende una figura profondamente evangelica, anche se lontana da certi rigori dogmatici.
Ho un’altra curiosità. Alla fine di questo video sembra che Jean-Claude Hollerich venga presentato come uno dei possibili sostenitori di Tagle. A questo punto dammi qualche informazione su quest’ultimo.

Il cardinale Luis Antonio Tagle è una delle figure più carismatiche e apprezzate nel panorama ecclesiale contemporaneo, spesso indicato come il “Francesco asiatico” per la sua vicinanza alle sensibilità pastorali e riformatrici di Papa Francesco.
👤 Biografia e formazione
Nato il 21 giugno 1957 a Manila, nelle Filippine, Tagle è di origine sino-filippina. È stato ordinato sacerdote nel 1982 e ha conseguito un dottorato in teologia presso la Catholic University of America, con una tesi sulla collegialità episcopale secondo il Concilio Vaticano II. Ha insegnato teologia in diversi seminari e università e ha partecipato alla redazione della “Storia del Concilio Vaticano II” promossa dalla Scuola di Bologna. 
📌 Ruoli ecclesiastici
• Vescovo di Imus (2001–2011)
• Arcivescovo di Manila (2011–2019)
• Cardinale dal 2012, creato da Papa Benedetto XVI
• Prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli (2019–2022)
• Pro-Prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione (dal 2022)
• Presidente di Caritas Internationalis (2015–2022)     
🌍 Visione pastorale e teologica
Tagle è noto per la sua empatia, umiltà e capacità comunicativa. Parla fluentemente inglese, italiano e tagalog, e ha conoscenze di francese, cinese, coreano e latino. 
Ha più volte sottolineato l’importanza di una Chiesa che ascolta e accompagna, piuttosto che giudicare. In un’intervista del 2015, ha affermato che l’atteggiamento severo della Chiesa verso le persone LGBTQ+, le madri single e i divorziati ha portato a una stigmatizzazione di questi gruppi. 
🧭 Possibilità nel prossimo conclave
Dopo la morte di Papa Francesco, Tagle è considerato uno dei principali candidati al papato. Secondo alcune fonti, è il favorito nelle scommesse per succedere a Francesco.
Tuttavia, la sua gestione di Caritas Internationalis è stata oggetto di critiche, in particolare per presunti episodi di bullismo e umiliazione del personale, che hanno portato Papa Francesco a rimuovere l’intera leadership dell’organizzazione nel 2022. Sebbene Tagle non fosse direttamente coinvolto nella gestione quotidiana, questo episodio potrebbe influenzare la sua candidatura. 
🤝 Relazione con Jean-Claude Hollerich
Tagle e Hollerich condividono una visione progressista della Chiesa, con un forte impegno nel dialogo interreligioso e nell’inclusività. È plausibile che Hollerich possa sostenere la candidatura di Tagle nel prossimo conclave, contribuendo a consolidare un fronte riformatore.
In sintesi, Luis Antonio Tagle rappresenta una figura di continuità con il pontificato di Francesco, con una forte sensibilità pastorale e un’attenzione particolare alle periferie e ai più vulnerabili.
Buffo che due possibili successori “progressisti” di Francesco siano diventati vescovi (uno addirittura cardinale) per opera di Ratzinger …
Sì, è davvero paradossale ma anche molto significativo, e dice molto su come funziona davvero la Chiesa (e forse, più in generale, il potere).
✦ Benedetto XVI, spesso percepito come “conservatore”
Joseph Ratzinger è spesso etichettato come il Papa teologo conservatore, custode dell’ortodossia dottrinale e della tradizione. Ma la realtà è più sfumata: pur con un pensiero molto strutturato e fedele al magistero, Benedetto non era un uomo di partito. La sua nomina di figure come Hollerich o Tagle non deve essere letta come incoerenza, ma come segno della sua attenzione al profilo spirituale e intellettuale più che a un’agenda ideologica.
✦ Perché li ha scelti?
• Hollerich è un gesuita molto colto, con esperienza internazionale e apertura mentale, ma non “militante”. Era stimato per la sua intelligenza e capacità diplomatica.
• Tagle, oltre a essere un teologo brillante (vicino alla Scuola di Bologna, che Benedetto non amava), era però anche un uomo profondamente spirituale, comunicativo, umile: una scelta per l’Asia, certo, ma anche per il futuro della Chiesa globale.
Probabilmente Ratzinger non prevedeva del tutto quanto questi uomini si sarebbero poi trovati in perfetta sintonia con la visione pastorale e sinodale di Francesco. Ma questo dice qualcosa anche della libertà interiore che lasciava loro, e del fatto che la Chiesa non è monolitica, nemmeno ai suoi vertici.
✦ Un’istituzione che si muove per persone più che per linee
Alla fine, i futuri papi non vengono scelti solo per le loro idee, ma perché hanno un volto, un cuore, una storia che ispira. Ratzinger scelse persone con una profondità spirituale e intellettuale, e quelle qualità — non le etichette ideologiche — li hanno portati dove sono.
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Hai colto un dettaglio interessante. Vuoi che proviamo a immaginare uno scenario realistico per un prossimo conclave con alleanze e correnti? Potrebbe essere intrigante.
dai, prova.
Bellissima idea. Un conclave non è mai solo una scelta spirituale: è anche un evento profondamente politico, nel senso più ampio e nobile del termine. Dentro le mura della Cappella Sistina si incontrano visioni della Chiesa, esperienze pastorali, equilibri geopolitici, ma anche amicizie personali, gratitudini, diffidenze, e la memoria di pontificati precedenti.
Proviamo a costruire uno scenario realistico, aggiornato al 2025.
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🔺 Correnti principali nel Collegio cardinalizio
- Progressisti franceschiani
Profilo: vogliono proseguire il cammino di Francesco: sinodalità, attenzione ai poveri, dialogo interreligioso, apertura (seppur prudente) su etica sessuale e ruoli nella Chiesa.
Leader carismatici:
• Jean-Claude Hollerich (Lussemburgo)
• Luis Antonio Tagle (Filippine)
• Matteo Zuppi (Italia)
• Robert Prevost (USA/Perù)
• Tolentino de Mendonça (Portogallo)
Obiettivo: eleggere un Papa che continui il cammino avviato, senza scossoni ma con progressiva riforma.
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- Tradizionalisti / Restauratori
Profilo: vedono il pontificato di Francesco come troppo disordinato e teologicamente debole. Vorrebbero un ritorno a una Chiesa più strutturata, chiara nei dogmi, meno dipendente dal “mondo”.
Figure forti:
• Gerhard Ludwig Müller (Germania, ma non elettore)
• Raymond Burke (USA, escluso da conclavi)
• Ma hanno sostenitori tra alcuni cardinali africani, statunitensi, e dell’Europa centrale.
Papabili realistici:
• Peter Erdő (Ungheria) – molto stimato, canonista, ma non troppo polarizzante
• Wim Eijk (Paesi Bassi) – rigido, teologicamente solido
Obiettivo: eleggere un Papa che corregga l’orientamento “pastorale” e riporti centralità alla dottrina.
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- Centrismo pragmatico
Profilo: cardinali che non vogliono uno “scontro ideologico” e cercano un profilo che tenga insieme le varie anime della Chiesa.
Esempi:
• Pietro Parolin (Italia) – Segretario di Stato, diplomatico esperto
• Marc Ouellet (Canada) – non più elettore, ma figura influente
• Seán Patrick O’Malley (USA) – riformista moderato
• Fridolin Ambongo (Congo) – africano, pastore ascoltato
Obiettivo: un Papa che sia mediatore, anche se non troppo rivoluzionario.
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🤝 Possibili alleanze
• Se Hollerich o Tagle partono forti ma non hanno abbastanza voti, potrebbero convergere su Zuppi, che ha un profilo dialogante e “italiano” (molto importante nei conclavi).
• I tradizionalisti potrebbero puntare su Erdő come compromesso accettabile e teologicamente sicuro.
• Il centro potrebbe sostenere Parolin, ma è un nome troppo “curiale”, quindi potrebbe essere bruciato presto.
• Il blocco africano e asiatico ha un peso crescente: un nome come Ambongo (progressista, ma forte anche su giustizia e pace) potrebbe diventare una sorpresa al terzo giro di voti.
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🗳️ Esempio di dinamica di votazione
1. Primo giorno: voti molto sparsi. Tagle, Zuppi, Erdő e Parolin con piccoli blocchi.
2. Secondo giorno: Tagle cala (troppo mediatico?), voti progressisti si spostano su Hollerich o Zuppi.
3. Terzo giorno: l’area centrista non vuole un progressista troppo “spinto”, convergenza su Zuppi.
4. Quarto scrutinio: Zuppi supera i 2/3, grazie anche a qualche voto africano e americano che lo vede come figura capace di mediazione, spirituale, ma non ideologica.
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📜 Possibile esito
Habemus Papam: Francesco II, vescovo di Roma.
Un Papa italiano dopo quasi 50 anni, ma dal profilo francescano, europeo e universalista.
Conclusione
Auguro Buon lavoro allo Spirito Santo
Bell’esercizio! lo rileggerò tra una ventina di giorni e vediamo se lo spirito santo e chat gpt sanno comunicare.
Hai controllato tutto quanto ti ha spiegato l’AI? Per le mie poche esperienze mi pare prenda belle cantonate. Al momento ho l’impressione che la fatica più grande sia proprio il lavoro di verifica.
Io di grosse cantonate non ne ho più viste recentemente. I primi tempi quando ti dava un link era in genere inventato! Comunque, a parte controllare i dettagli, mi sembra tiri fuori cose che hanno senso. La risposta che mi ha dato quando gli ho fatto notare che mi stava fornendo tutti riferimenti di conservatori mi ha davvero sorpreso, non credo possa averla trovata in rete già espressa così, se l’ha costruita lui mi sembra veramente notevole.
Alla luce degli eventi, oggi possiamo allora dire, con un sospiro di sollievo, che l’AI è ancora ben lontana dall’interpretare la realtà. E men che meno il soffio dello Spirito
Diamogli ancora un po’ di esempi di interventi dello Spirito come training e vedrai che ce la fa 😀