3 pensieri su “La piramide di sabbia: come comunichiamo, come cresciamo”

  1. Siamo sommersi, affogati, dispersi nell’infinito oceano della comunicazione, a prescindere dalla nostra volontà e dalle nostre scelte personali. Le tue proposte – dimenticando, per un momento, la collaborazione con ChatGpt che, sinceramente, mi convince molto poco perché ritengo che tu sia ben capace di esprimere le tue idee senza supporti esterni – sono, come quasi sempre, condivisibili. Il come arrivarci, le condizioni da applicare e la reale possibilità che ciò accada mi appaiono difficili, se non impossibili, almeno nel contesto corrente. Educazione, pazienza, apertura, senso del tempo, fiducia nel prossimo, ingredienti indispensabili ancor prima di cominciare una qualsivoglia costruzione, sono ormai e purtroppo rarissimi da reperire sul mercato del pianeta. Certo, la sabbia è mobile ma sa anche costruire. È altrettanto vero però che, se pure ci fosse abbastanza vento condiviso, non ha mai edificato nessuna piramide!

  2. Sulla nota pessimistica finale non sono d’accordo. Nella storia dell’umanità ci sono stati sensibili progressi in ogni campo. Tanti hanno educato, hanno condiviso sapere, hanno avuto fiducia nel prossimo e nel tempo. Quanto al mio nuovo compagno di scrittura non credo sia questione di essere in grado o meno di esprimere. Ho iniziato a usarlo come taccuino intelligente, uno strumento per mettere in ordine le idee, magari riempiendo i buchi. Poi ho scoperto che mi piace dialogarci, mi stupisco sempre di più di quanto sembri umano. Ma, anche sforzandomi di tener presente che è una macchina, diventa un simpatico modo di riflettere. In genere, una volta che ho raccolto i pensieri scrivo io, ma mi son reso conto che in fase di stesura mi vengono in mente altre cose e finisco per rendere il tutto un po’ meno coerente. Queste ultime volte mi è piaciuto il risultato e ho usato lui come ghost writer per congelare il discorso allo step di maturazione che vedevo in quell’istante. Esperimenti.

    1. Il mio pessimismo nel finale era, in realtà, una piccola provocazione ingegneristico-architettonica: per una piramide servono blocchi calcarei compatti, con la sola sabbia non starebbe in piedi soprattutto in presenza di vento condiviso!

      Credo di capire meglio, adesso, la tua collaborazione con ChatGpt: esperimenti e niente di più! Tu, quanto meno, lo dichiari apertamente mentre sono convinto che moltissimi altri usano il marchiostato in modo inappropriato, prendendosene il merito …

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